In occasione delle celebrazioni degli “800 anni dell’approvazione della regola di San Francesco avvenuta nel 1209” da parte del Papa di Innocenzo, Donato Musone di Risvegli Culturali ricorda questo Anniversario alla città di Marcianise attraverso alcune tappe storiche della presenza dei Francescani nella nostra città. Alcune notizie sono anche inedite, quella riferita al 1799, oltre ad evidenziare le significative figure di “francescani nativi di Marcianise e Capodrise che hanno onorato l’Ordine dei Frati Minori”.
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Fabio Scandone, vaticanista del Mattino, scrive nella prefazione “I preti della Libertà”: All’origine di ogni seria indagine storiografica non possono che esservi le fonti. Ovvero i protagonisti che hanno scritto in prima persona, spesso fino a pagare con la propria vita, vicende complesse e dolorose in nome di valori forti, quali la libertà, il senso di appartenenza, la tutela dei diritti.
Fondato nel 1903 — ad iniziativa di suor Maria Teresa del Carmelo (al secolo, la signorina Matilde Argenziano di Giovanni Battista e Maria Giuseppa Musone da Marcianise) e del suo direttore spirituale, il molto reverendo sacerdote Francesco Amodio da Napoli — il convento fu benedetto esattamente il 3 maggio dello stesso anno dal Cardinale Alfonso Capecelatro, allora Arcivescovo di Capua. Ottenne, poi, il decreto di Clausura Papale il 24 novembre del 1938; decreto in base al quale vennero fissati i limiti della clausura, cui seguì, dopo alcuni lustri, il passaggio alle suore della proprietà del palazzo che ospita il convento e dell’annesso giardino. E’ l’antico palazzo Testa (1864), in via Gianbattista Novelli.
Il Progetto Cives – AMIAMO LA NOSTRA STORIA CIVILE
Dal 2003 ho iniziato a ricordare ai miei concittadini, in particolar modo alle Scuole, il conferimento della con cessione del titolo di Città di Marcianise che il Re Vittorio Emanuele II volle conferire al nostro Comune con decreto del 10 marzo del 1872.
<<Un altro documento importante getta luce sul tentativo di insorgenza che avvenne la sera del 13 Settembre del 1860 a Marcianise. Le persone coinvolte venivano da fuori e furono arrestate 11 persone di cui due giustiziate come risulta negli atti n.179 e n.180 del Registro dello Stato Civile del Comune di Marcianise anno 1860, che certifica che nell’anno 1860 il 15 del mese di settembre alle ore 16:00 sono morti in questo Comune Pietro Lombardo nato in San Pietro a Patierno di anni trentaquattro di professione Capo Squadra, domiciliato in Napoli e Antonio Somma nato in Calvizzano di anni quaranta professione Calzolaio domiciliato in Napoli. Trascrizione del Documento: Si notifica da me qui sottoscritto qualmente per la reazione che stata in questo circondario sedizio comune nella sera del 13 settembre dello scorso mese si riunì nel mattino seguente un Consiglio di guerra subito per ordine del Maggiore Cattabeni Comandante il Battaglione dei Cacciatori di Bologna,
Questo periodo storico riguardante Marcianise non è mai stato approfondito, oggi seguendo alcune fonti archivistiche, possiamo finalmente conoscere fatti e personaggi che riguardano l’ «insorgenza e brigantaggio», che si verificarono a Marcianise e nel suo circondario durante e dopo l’Unità d’Italia (45).
Il Velodromo …l’incompiuto
Di sport a Marcianise, a memoria d’uomo, si inizia a parlare nel lontano 1931.
“Era il tempo che Binda… filava”. Così titolava uno dei suoi resoconti in occasione di una “Coppa Zinzi” il giornalista Federico Scialla, proveniente dalle file dei cronisti sportivi. La “storia” che vi stiamo raccontando fa capo ad un gruppo di appassionati di ciclismo che era solito riunirsi in un negozio di “cicli” nei pressi di piazza Atella. Al centro delle loro conversazioni le prodezze dei campioni del pedale dell’epoca: Girardengo, Binda e Guerra.
Un giorno, nel pieno della stagione estiva, uno di essi avanzò l’idea di organizzare una corsa ciclistica. E per far fronte alle spese di organizzazione venne indetta una lotteria con in palio una fiammante bicicletta da corsa. L’iniziativa, purtroppo, non ebbe il successo sperato. Mancavano ancora cento lire!
Molte persone, specie quelle che non risiedono a Marcianise, pur avendo avuto occasioni di interessarsi alla storia e al patrimonio figurativo locale, non possono farsene un concetto esatto e completo, perché assorbite dal ritmo veloce dei mutamenti sociali e culturali e dalla partecipazione spesso troppo intensa della formazione del destino della Città, anche quotidiano, che lascia poco spazio agli approfondimenti sull’arte.
Non vi è dubbio che oggi, più che mai, si avverta a Marcianise la connessione della vita culturale e artistica con tutte le altre forme della civiltà del passato, da quella politica a quella religiosa, da quella morale a quella sociale.