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Franco Agrippa: Le città di Assisi e Marcianise unite dall’Ordine dei Francescani e da Raffaele Tartaglione

Se la storia della venuta dei Frati a Marcianise nel 1614 è in qualche modo nota, quella del medico Raffaele Tartaglione è sconosciuta ai più. Nato a Marcianise nel 1849 da Nicola e Angela Iuliano, fu per sei anni (1869 – 1875) medico condotto ad Assisi, per poi ritornare nella sua città natale come medico comunale e poi in servizio presso l’ospedale locale. A rinverdire la figura di Tartaglione è stato Donato Musone, responsabile dell’associazione «Risvegli Culturali» dopo aver ritrovato un opuscolo edito in occasione del trigesimo della morte del medico marcianisano (1907). Oltre il necrologio dell’allora direttore dell’ospedale, Michele Lener, nel libretto sono riportati gli articoli di giornale dell’epoca e le testimonianze di alcuni uomini illustri che lo avevano conosciuto, tra i quali due sindaci di Assisi, De Sevo e Fiumi. Musone, allora, dopo aver recuperato il documento e deciso a sua volta di voler pubblicarne la ristampa anastatica, in occasione di un suo pellegrinaggio ad Assisi con un gruppo di laici Amici di San Francesco e Chiara d’Assisi ha consegnato una copia del libretto al sindaco, Claudio Ricci, ed all’assessore alla cultura, Serena Morosi, i quali hanno apprezzato l’opera che ha fatto conoscere loro uno spaccato antico della loro città.

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Salvatore Delli Paoli: La celebrazione “NORD E SUD UNITI DALLA RESISTENZA” Milano e Marcianise nel segno del generale Malgeri, un eroe italiano: il messaggio di Pisapia

Vive nel ricordo di Alfredo Malgeri, l’indimenticato comandante della Guardia di Finanza che nella storica fotografia (pubblicata qui di fianco) si vede alla testa dei suoi uomini nella Milano del 25 aprile 1945, appena liberata dal giogo tedesco e dalla dittatura fascista, il rinnovato binomio Nord-Sud che pure, negli anni, ha subito non pochi attacchi della nostra storiografia. Un uomo del profondo Mezzogiorno che non ha esitato, nel cuore di una Milano ferita dal conflitto e di un Paese lacerato moralmente e materialmente, ad aprire una pagina di luce e speranza dopo i giorni bui della dittatura e della guerra. Come ebbe modo di scrivere Vittorio Foa, il 25 aprile fu “un’ondata irresistibile in tutto il Paese” e rappresentò “il momento dell’unità, il Sud e il Nord si ritrovarono uniti dopo storie tanto diverse. Era importante, non era distratto patriottismo, era un’esperienza reale”.

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Per non dimenticare Padre Silvano Simoncini o.f.m. – un AMICO SANTO per tutti – a cura di Giovanna Nobile e Donato Musone.

 Eri un grande uomo e io già lo sapevo.

 Avevo circa sedici anni e vivevo a Roma nel quartiere Esquilino. La mia Parrocchia era la Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro, situata lungo Via Merulana, strada che collega la Basilica di San Giovanni a quella di Santa Maria Maggiore e facevo parte del gruppo “Vedette” dell’Azione Cattolica.

Per caso, una mia carissima amica, mi fece conoscere un’anziana signora, volontaria presso la Basilica di S. Antonio, situata proprio di fronte la mia Parrocchia, a favore di una missione in Africa. Carica di entusiasmo cominciai a frequentare dei giovani che erano coinvolti in questo progetto. Il Rettore di questa Chiesa era allora Padre Silvano Simoncini, francescano dell’Ordine dei Frati Minori, persona che mi ha sempre supportato, durante le mie prime difficoltà ad affrontare il mondo e dato consigli utili per la mia crescita interiore.Padre Silvano, un bel giorno, convoca tutti noi ragazzi nella sua segreteria e ci dice: “Perché non creiamo, con le nostre forze, un ente no-profit che aiuti realmente il prossimo?”

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Donato Musone – Marcianise ricorda con i suoi “Eroi” il 25 Aprile Festa della Liberazione.

 

La celebrazione del 25 aprile ricorda il momento culminante della Resistenza, che ha portato alla nascita della Repubblica Italiana. Anche Marcianise vanta, con fierezza, la partecipazione alla Resistenza attraverso il sacrificio di tanti marcianisani militari (Carabinieri, Aeronautica, Esercito e Marina) e civili. Particolare pensiero è rivolto a quei nostri concittadini che con amor patrio ed eroismo parteciparono alla “guerra di liberazione”- Si ricorda a tal fine: Forte Salvatore, fu Francesco e Francesca Ferraro, nato il 18.12.1918 a Marcianise, che nel 1943 è domiciliato a Minerbio (BO), il quale militò nel Battaglione Oriente della 4^ Brigata Venturoli Garibaldi, riconosciuto partigiano della guerra di liberazione con il grado di Maresciallo; nonché il giovane Italo Grimaldi, martire della resistenza nato a Marcianise il 1.4.1926 e deceduto al fronte di Piano d’Albero(FI) il 20.6.1944; i fratelli Onorato, di cui ricordiamo la recente scomparsa del prof. Luigi, che fu deportato insieme a suo fratello Giovanni in campo di sterminio, il quale Giovanni si offrì alla fucilazione dei nazisti al posto del fratello Luigi.

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