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Donato Musone – Marcianise ricorda con i suoi “Eroi” il 25 Aprile Festa della Liberazione.

 

La celebrazione del 25 aprile ricorda il momento culminante della Resistenza, che ha portato alla nascita della Repubblica Italiana. Anche Marcianise vanta, con fierezza, la partecipazione alla Resistenza attraverso il sacrificio di tanti marcianisani militari (Carabinieri, Aeronautica, Esercito e Marina) e civili. Particolare pensiero è rivolto a quei nostri concittadini che con amor patrio ed eroismo parteciparono alla “guerra di liberazione”- Si ricorda a tal fine: Forte Salvatore, fu Francesco e Francesca Ferraro, nato il 18.12.1918 a Marcianise, che nel 1943 è domiciliato a Minerbio (BO), il quale militò nel Battaglione Oriente della 4^ Brigata Venturoli Garibaldi, riconosciuto partigiano della guerra di liberazione con il grado di Maresciallo; nonché il giovane Italo Grimaldi, martire della resistenza nato a Marcianise il 1.4.1926 e deceduto al fronte di Piano d’Albero(FI) il 20.6.1944; i fratelli Onorato, di cui ricordiamo la recente scomparsa del prof. Luigi, che fu deportato insieme a suo fratello Giovanni in campo di sterminio, il quale Giovanni si offrì alla fucilazione dei nazisti al posto del fratello Luigi.

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La Repubblica napoletana del 1799: società, ideali, istituzioni. Relazione tenuta al cenacolo culturale di Marcianise il 4 aprile 2014. Prof. Tommaso Zarrillo

 

L’esperienza repubblicana del 1799 a Napoli e nel Meridione  è stata variamente interpretata. La storiografia di stampo nazionalistico l’ha fortemente ridimensionata con giudizi come quello di Oriani, che addirittura identifica la Repubblica del ‘99 con” un melodramma…. recitato da una compagnia di poeti e scienziati”. 

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Nicola Terracciano: DIFESA DEL RISORGIMENTO, EVENTO ITALIANO, EUROPEO, MONDIALE.

 

Il grande Risorgimento italiano, evento fondamentale dal punto di vista politico, civile, culturale, economico della millenaria storia d’Italia, fondante della sua modernità e del suo rilievo nella storia mondiale tra fine Ottocento e Novecento, riconosciuto ed apprezzato in tutti i paesi del mondo (il Risorgimento è studiato in tantissime università straniere e si indaga ad es. l’influsso di Mazzini su Gandhi e sui risorgimenti nazionali e Garibaldi è onorato dappertutto) è figlio sia del Settecento riformatore, sia degli influssi culturali europei, sia delle rivoluzione americana e francese, sia dell’età napoleonica.  Non è affatto un evento solo interno, nè è riconducibile al mito dell’espansionismo sabaudo.  Esso si appoggiò sulla millenaria idea e realtà nazionale italiana, segnalata dalla lingua, dalla religione, dalla tradizione letteraria, artistica, musicale, da tradizioni e costumi sovralocalistici, sulle grandi conquiste dell’età comunale, dell’Umanesimo e del Rinascimento.

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