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PROGETTO CIVES: IL SEGNALIBRO

 La nostra città è un bene di tutti, rispettiamola. Rispettiamo gli anziani, i forestieri, gli emigrati ed i pedoni. Rispettiamo l’isola pedonale ed i segnali stradali. Parcheggiamo l’auto in modo da non intralciare il traffico. Rispettiamo la regolamentazione oraria nel depositare i sacchetti dei rifiuti. Non buttiamo per strada ed in campagna rifiuti di qualsiasi genere. Non sporcare gli spazi…

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Il Maggiore Cattabeni a Marcianise il 15 settembre 1860

 D.Musone, Storia Civile di Marcianse,p.107 Fig.107 - Fonti Archivistiche -ASCe. Elenco nominativo degli arrestati e delle condanne eseguite a Marcianise il 15 settembre 1860.
D. Musone, Storia Civile di Marcianise, p.107 - Fig.107 - Fonti Archivistiche -ASCe. Elenco nominativo degli arrestati e delle condanne eseguite a Marcianise il 15 settembre 1860.

<<Un altro documento importante getta luce sul tentativo di insorgenza che avvenne la sera del 13 Settembre del 1860 a Marcianise. Le persone coinvolte venivano da fuori e furono arrestate 11 persone di cui  due giustiziate come risulta negli atti n.179 e n.180 del Registro dello Stato Civile del Comune di Marcianise anno 1860, che certifica che nell’anno 1860 il 15 del mese di settembre alle ore 16:00 sono morti in questo Comune Pietro Lombardo nato in San Pietro a Patierno di anni trentaquattro di professione  Capo Squadra, domiciliato in Napoli e Antonio Somma nato in Calvizzano di anni quaranta professione Calzolaio domiciliato in Napoli. Trascrizione del Documento: Si notifica da me qui sottoscritto qualmente per la reazione che stata in questo circondario sedizio comune nella sera del 13 settembre dello scorso mese si riunì nel mattino seguente un Consiglio di guerra subito per ordine del Maggiore Cattabeni Comandante il Battaglione dei Cacciatori di Bologna,

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Ricordi che restano: Lo Sport a Marcianise ieri (1931) ed oggi (1993) di Vincenzo Capone.

prof. Vincenzo Capone, Sindaco di Marcianise

Il Velodromo …l’incompiuto

Di sport a Marcianise, a memoria d’uomo, si inizia a parlare nel lontano 1931.

“Era il tempo che Binda… filava”. Così titolava uno dei suoi resoconti in occasione di una “Coppa Zinzi” il giornalista Federico Scialla, proveniente dalle file dei cronisti sportivi. La “storia” che vi stiamo raccontando fa capo ad un gruppo di appassionati di ciclismo che era solito riunirsi in un negozio di “cicli” nei pressi di piazza Atella. Al centro delle loro conversazioni le pro­dezze dei campioni del pedale dell’epoca: Girardengo, Binda e Guerra.

Un giorno, nel pieno della stagione estiva, uno di essi avanzò l’idea di organizzare una corsa ciclistica. E per far fronte alle spese di organizzazione venne indetta una lotteria con in palio una fiammante bicicletta da corsa. L’iniziativa, purtroppo, non ebbe il successo spera­to. Mancavano ancora cento lire!

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Il commento del Prefetto Augusto Salustri sul libro Ludovico de Majo da Marcianise, pittore del ‘700 napoletano

Molte persone, specie quelle che non risiedono a Marcianise, pur avendo avuto occasioni di interessarsi alla storia e al patrimonio figurativo locale, non possono farsene un concetto esatto e completo, perché assorbite dal ritmo veloce dei mutamenti sociali e culturali e dalla partecipazione spesso troppo intensa della formazione del destino della Città, anche quotidiano, che lascia poco spazio agli approfondimenti sull’arte.

Non vi è dubbio che oggi, più che mai, si avverta a Marcianise la connessione della vita culturale e artistica con tutte le altre forme della civiltà del passato, da quella politica a quella religiosa, da quella morale a quella sociale.

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FIERA DEL LIBRO DI FRANCOFORTE.

In tale occasione  saranno esposte le monografie “Raffaele Uccella. 1884-1920” di Luca Palermo e “Ludovico de Majo da Marcianise” di Donato Musone e Salvatore Costanzo, edite dalla collana editoriale Risvegli Culturali.

Il 10 Ottobre avrà luogo la Fiera del Libro di Francoforte: unico distributore italiano presente nel padiglione del libro d’arte sara’ Libro Co. Italia. 

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Arcangelo Armiero ed Elpidio Jenco

Lettera di Arcangelo Armiero ad Elpidio Jenco

Il Banco Armiero fu fondato da Giosuè Armiero in società in nome collettivo con il fratello Arcangelo, nel 1922.

I rapporti di Arcangelo Armiero ed Elpidio Jenco continuarono ad essere intesi, addirittura fraterni, anche dopo che il poeta di Capodrise si trasferì a Viareggio, come dimostra la lettera seguente, nella quale si fa riferimento, tra l’altro, all’epigrafe scritta dal poeta per l’immatura morte dei fratelli Armiero, inserito nella raccolta “Acquemarine” pubblicata nel 1929.

Il Banco Armiero, con sede a Marcianise in via Domenico Santoro e con succursale a Napoli in via Milano, 109, era corrispondente della Banca Commerciale Italiana, Banca Nazionale di Credito, Banco di Roma, Banca d’America e d’Italia, Banca Meridionale e delle Colonie,

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IL BANCO ARMIERO DELLA CITTA’ DI MARCIANISE

Giosuè, Armiero, Direttore - Avv.Celestino Grimaldi, Cassiere - Rag. Pasquale Martellone - Rag. Vincenzo De Rosa e  Vincenzo Elia, Impiegato.Il Banco Armiero, con sede a Marcianise in via Domenico Santoro e con succursale a Napoli in via Milano, 109, fu fondato da Giosuè Armiero in società in nome collettivo con il fratello Arcangelo, nel 1922 e trovò riscontro favorevole in una numerosa clientela che ne assicurò la floridezza per tutti gli anni venti e oltre, nonostante la crisi economica provocata dal crollo della Borsa di Wall Street nel 1929 che ebbe contraccolpi anche in Europa e soprattutto in Italia.   Le difficoltà del Banco vennero dalla guerra che gli mossero i “signorotti” locali che non sopportavano l’ascesa sociale di persone estranee al loro gruppo e che, facendosi scudo del partito fascista, al quale essi si erano affrettati ad aderire, misero in atto una serie di attacchi politici contro i fratelli Armiero, antifascisti.

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