Relazione del Municipio per conseguimento del titolo di Città Marcianise 29 settembre 1870. <<Al Signor Prefetto della Provincia di Caserta . In risposta alla nota marginata, ed in esecuzione della determinazione presa da codesto onorevole Consiglio di Prefettura, mi pregio di trasmettere alla S.S.Ill.ma per dippìù a praticarsi ed a corredo dell’analoga deliberazione Municipale, le notizie che più concorrono a rendere meritevole questo Comune del lustro di Città. RELAZIONE : Gli storici asseriscono essere stata qui nel luogo ove è sita Marcianise un tempio Sacro a Marte sin dalle epoche dell’antica Capua, del quale Nume tutelare a ragione si congetture essersi addimantata Marcianise.
Di fatti rimangono in Marcianise molti tronchi di colonne massicce di granito, pietra dure di smisurata mole, sopra alcune delle quali si veggono scolpite teste di bue bendato simbolo della Campania Felice; e si conservano ancora lapidi marmoree sepolcrale intagliate ad incavo con apposito epigrafi di stile romano. Un grosso macigno terminale portante queste parole Iussu Caeseris Imperatoris qua aratrum ductum est sicura che fin qui giungeva lo estremo lembo della pertica Capuana nella deduzione della Colonia ai Tempo di Augusto. Indi l’invincibile edacità del territorio la vituperevole non curanza, il silenzio dei contemporanei à atto sì che non esistessero memorie esatte del nostro Paese, ma soltanto cronache e frammenti di storia onde si conosce appena quale di tempo in tempo Marcianise sia stata. E’ certo però da de Meo citando la Cronaca Cassinese del Cardinale Leone Ostiense negli Annali Civile e diplomatici del Regno di Napoli riporta già esistente Marcianise da antichi diplomi del 1052. Nel Medio Evo Marcianise ebbe un Castello, stantechè ai tempi della Regina Giovanna 2^ già Oppidium si addimandava. L’Istorico Attellis dice pure che Marcianise ebbe una moneta di piccola forma di cui Daniele è stato il primo a darne impressione – segno certo di una età gloriosa della sua autonomia. L’anno 1437 Re Alfonso 1°d’Aragona espugnata Gaeta, pose il suo campo in Marcianise e l’ebbe nel suo dominio. Verso l’anno 1500 l’illustre e nobilissima famiglia Andrea di Capua l’ottenne in Feudo da Ferdinando il Cattolico, e rinnovò i baluardi ampliandone le mura, che decorò di stemma innestando alle tre torri di Marcianise i simboli del suo blasone stemma tutt’ora esistente. Ma i Marcianisani fieri di loro indipendenza sdegnando inchinarsi ai Signorotti ben spesso luridi e brutali, non si rassegnarono a tal forte, e per i favori dell’immortale capuano Ettore Fieramosca spedito a Madrid strappano dalle mani degli Andrea il Feudale diploma. A tale uopo li 4 febbraio 1506 si portò in Marcianise il Gran Capitano Consalvo, il quale con pubblico istrumento già scritto il giorno innanzi dal Notaio Pietro Paolo de Marinis ridonò quei diritti che erano stati reclamati, restando incompleto le mura ed i Fossati, di cui si osservano le tracce. E fin d’allora Marcianise sentiva di se alta importanza poichè essendo il più cospicuo dei 36 casali di Capua non volle prestare mano d’opera a quella Città per la costruzione dei baluardi ed in cambio di lavorieri vi spediva l’occorrente in moneta, dietro lite e fattane convenzione. Che anzi nel 1517 per due lettere regio si fa giustizia agli Eletti di Marcianise, che nella loro erezione richiedevano oltre l’assistenza degli Eletti di Capua anche un regio Capitano.Marcianise sita in vasta, amena e fertilissima pianura è stata sempre tutto studio per opera religiose ed umanitarie. Alle radici meridionali di Monte Cancello nasce il Clanio, che attraversano colle acque il territorio di Marcianise si scarica ne Mediterraneo alla foce del Volturno. Poiché il Clanio innondava le terre lungo il suo corso con grave danno della agricoltura e della pubblica igiene, con opera d’idraulica tenuto per capo lavoro eseguita fatto la Vice-reggenza Spagnuole le acque furono così bene ravviate che non si è avverato più straripamento di sorte e l’atmosfera venne all’intutto depurata. Ebbene Marcianise colle sue istanze e colle sua quota contribuì potentemente alla costruzione delle dighe che tanto bene dovranno apportare a queste ricche campagne. Marcianise, oltre all’avere sei chiese Parrocchiali, nel 1524 ergeva una chiesa Collegiata a S.Michele Arcangelo, Chiesa amministrata per dotto e numeroso clero, bella per architettura e pregevoli dipinti. Nel 1490 consacrava alla SS.Vergine Annunziata un’altra Chiesa Maestosissima per sveltezza e vastità di arcati, per ricchezza di oranti per copia di marmi, per bellezza di pittura, e per quello insieme che la rende altre mondo ammirabile ed imponente. All’Ombra di questa Chiesa fu costruito un Ospedale per ambo i sessi, ove gl’infermi trovano quando possa loro ridonare la desiderata salute. Nel 1564 Marcianise fondò un Monte di Pietà Monte il secondo per epoca in Italia. Il Monte che offre un vistosissimo capitale circolante oltre a svariate fondi rustici ed urbani. Nel 1852 fu fondato un Asilo, ove i vecchi poveri ed impotenti trovano vitto, vestito ed onorato riposo. Nel 1869 fu aperto un altro asilo, avea spesa di pubblica Beneficenza e della Congrega di Carità i figli del popolo vengono allevati eseguiti educati. Marcianise à già gittate le basi per un Monte Frummentario e non mancherà di svolgere sempre più quella vita civile ed umanitaria che sta tanto a cura all’Italia civilizzatrice. Marcianise serva antichissime pergamene ed una magnifica Platea, nella quale sono delineante le piante Topografiche dei fondi rustici ed urbani della Chiesa di A.G.P. e sue confidenze, è dove sono registrati i titoli più interessanti che riguardano la sua storia ed i sui istituti. Marcianise numera illustri, e ricchissime famiglie decorate di blasoni e stemmi palagi mantiene animato e florido il suo commercio colle vicine e lontane contrade. In Marcianise osservansi due notevoli Stabilimenti a vapore per macinazione. È un anno che trasformò un vecchio monastero in nobile edifizio per l’Asilo Infantile, e per le Scuole Comunali maschili, e femminili, ove è aperta una Biblioteca ricca di ricercati volumi, un gabinetto di lettura ed anche una Sala per lo insegnamento degli Adulti. In Marcianise il pellegrino rinvine due Casine* una col titolo di civile, l’altra di popolare, ove i soci si affratellano si civilizzano, migliorano. Marcianise per avere a se più vicina la Stazione della Strada Ferrata e quindi più facile lo svolgimento delle sue industrie agrarie specialmente, di cui tanto è ricca non si peritava offrire alla Società delle Ferrovie meridionali tanto suolo da costargli la non lieve somma di circa undicimila lire. Marcianise à già messo mano ai lavori di Architettura per basolati di nuova costruzione con quei tagli e livellamenti che la decenza di Città richiede, avendo all’uopo in travolta trattative di prestito colla Società anonima dei prestiti Provinciali e Comunali in Firenze per Lire circa 400 mila, onde mandare a termine con più celerità gli anzidetti lavori. Prestito già autorizzato con decreto della Deputazione Provinciale di Terra di Lavoro. Marcianise è per compiere ormai un palazzo Municipale, per lo quale profonde più di 100 mila lire, ove con tutte le pubbliche amministrazioni è costruito un aerato e regolarissimo carcere mandamentale. Ed altre opere sono in progetto, come il teatro Comunale, la piazza per i commestibile, le Scuole ginnasiali; opere tutte che saranno non a lungo attuate. Marcianise Capoluogo di Mandamento presenta la considerevole cifra di dodicimila abitanti. (..) Di Marcianise parlano i seguenti scrittori: Michele Monaco – Santuario Capuano; Alessio Mazzocchi (Colonia); Francesco de Attellis (Civilizzazione dei Selvaggi)- Giustiniani Lorenzo (Dizionario geografico)- Francesco Granata (Storia Civile di Capua)- Corcia Nicola (Storia delle due Sicilie) – Francesco Pratilli (Via Appia)- Camillo Pellegrini – (Campania) (….) Il Sindaco Nicola Gaglione.>>
Cfr. Donato Musone, Storia Civile di Marcianise, p.132.133.