Il commento del Prefetto Augusto Salustri sul libro Ludovico de Majo da Marcianise, pittore del ‘700 napoletano

Molte persone, specie quelle che non risiedono a Marcianise, pur avendo avuto occasioni di interessarsi alla storia e al patrimonio figurativo locale, non possono farsene un concetto esatto e completo, perché assorbite dal ritmo veloce dei mutamenti sociali e culturali e dalla partecipazione spesso troppo intensa della formazione del destino della Città, anche quotidiano, che lascia poco spazio agli approfondimenti sull’arte.

Non vi è dubbio che oggi, più che mai, si avverta a Marcianise la connessione della vita culturale e artistica con tutte le altre forme della civiltà del passato, da quella politica a quella religiosa, da quella morale a quella sociale.

Accanto ai più appariscenti luoghi che costituiscono i tratti più autentici dell’identità culturale della Città, esiste un patrimonio storico- artistico “minore” che rappresenta un modo di conoscere e di fare come ogni altra attività che impegna i nodi del nostro tempo e della nostra condizione storica.
Il lavoro che qui saluto e che va sotto il titolo di “Ludovico de Majo da Marcianise, pittore minore del ‘700 napoletano”, è incentrato proprio sull’opera di un artista di “seconda fila”. Il saggio, licenziato alle stampe da Donato Musone e Salvatore Costanzo, studiosi indubbiamente mossi dall’amore della loro Terra, è una sintesi viva e appassionante di una ricerca basata sulla riscoperta di alcuni aspetti del Settecento locale (e più in generale napoletano).
Di fronte a una produzione disseminata tra centro e periferia e condotta ininterrottamente nel tempo su una vasta parte del territorio centro-meridionale d’Italia, l’interesse per le idee, l’arte, la vita del pittore marcianisano fratello del più quotato Paolo, contribuirono non poco a fecondare il tessuto culturale di quei luoghi da cui, di volta in volta, sono emersi diversi allievi dell’Accademia del Solimena.
Per il suo valore documentario, storico e artistico, il volume rappresenta un valido contributo alla conoscenza di quelle correlazioni che nella storia settecentesca della Città di Marcianise, si stabilirono tra espressione d’arte, popolazione, ambiente e territorio. In questa prospettiva, l’interesse per il tema prescelto, certamente di largo respiro, ci porta oggi ancora una volta a sottolineare che solo un’adeguata “conoscenza” può consentire corretti interventi di recupero del patrimonio dei Beni Culturali, per un più appropriato uso e fruizione delle risorse, in modo responsabile, consapevole e civile.
Augusto Salustri- Prefetto commissario del Comune di Marcianise
cfr. Donato Musone, Salvatore Costanzo,  Ludovico de Majo da Marcianise, pittore del ‘700 napoletano, p.5

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