La donna nella storia di Marcianise


Attraverso finalizzate ricerche ho raccolto queste notizie sulla donna di Marcianise allo scopo di rinverdire la memoria delle tante nostre concittadine che, con la loro testimonianza, hanno contribuito al progresso della comunità marcianisana. È un atto dovuto verso tutte le Donne. In particolar modo intendo omaggiare tutte le mamme di Marcianise che hanno svolto un ruolo importante soprattutto nella coltivazione della canapa con il compito tra l’altro di “maciulliatrici”.



Per ricordarle già l’8 marzo 2012,  pubblicai la seguente ode:

A Te, donna di Marcianise!

Ricordi di un tempo passato, lavori agresti, la canapa, curva la schiena, mani lacerate, canti e nenie ad alleviar le sorti. Fatica e sudor.

La nostra Donna, Madre del domestico focolare – fiamma ardente, premurosa a sollevar le sorti per l’amata creatura.

La nostra Donna, Madre, volto stanco e fiero. Silente segnò la nostra Marcianise per sospirate mete.

Un documento del 28 giugno 1806 ci informa che a Marcianise esisteva un buon interesse per  l’istruzione dei fanciulli. Con  piacere veniamo anche a conoscenza di un lascito fatto dall’antico Casato dei Sabalone nel quale si apprende che, per quanto riguarda le fanciulle, non esisteva una donna che sapesse “scrivere e summare numeri” e che da Napoli si trasferì a Marcianise per insegnare la Maestra Bruno.  Nel 1849 nelle scuole primarie pubbliche di Marcianise risulta insegnare la Maestra Suor Margarita Golino. Nel 1868 la Maestra Filomena Barbera (futura moglie di Federico Quercia) è la prima Direttrice nelle Scuole elementari di Marcianise, sorte nel Cenobio di San Francesco d’Assisi: di quest’ultima si conserva un suo intervento pubblicato nel lontano 1868 nell’opuscolo “Per l’inaugurazione dell’Asilo Infantile delle Scuole Elementari Maschili e femminili e della Biblioteca Popolare in Marcianise. La Donna e l’istruzione”.

Nel 1903 viene fondato il Carmelo ad iniziativa di suor Maria Teresa del Car­melo (al secolo, Matilde Argenziano di Giovanni Battista), tra le cui suore ricordiamo la Venerabile Madre Colomba.  Nel 1943 Suor Marta Salzillo da Marcianise fu molto attiva durante i bombardamenti di Avellino e di lei nel volume del 1997 “Le figlie della carità di Avellino”, Sossio Capasso scrive: “[…] Fra le Suore che si prodigarono per alleviare le sofferenze degli ammalati, per educare i bambini orfani, o poveri, o abbandonati, per avviare ad una vita virtuosa e serena le giovanette ricordiamo Marta Salzillo, nata a Marcianise (CE) il 28 luglio 1904 particolarmente attiva nei giorni tremendi dei bombardamenti alleati nel settembre 1943.

Negli anni ’50-’60 dalla Fraternità Francescana di Marcianise (O.F.S.) due Terziarie Francescane, le insegnati Eleonora Albano e Giuseppina Santoro, furono le prime zelatrici che giravano per le case ad aiutare e alleviare le sofferenze dei malati, profondendo con le loro opere e testimonianze tanta carità e formando una schiera di giovani in questo settore di apostolato che si può definire una prima forma di volontariato francescano.

Nel 1993 Maria Rosaria Iodice, pittrice e poetessa di Marcianise, produceva con alacrità le sue opere pittoriche e letterarie. Nei suoi versi si riflette l’immagine vibrante di mille sensazioni delle creazioni su te­la: realtà ed invenzione si fondo­no magistralmente con la stessa espressività intensa della sua perso­nalità vivace.

Ricordiamo che a Marcianise sorse già nel XIV secolo un ospedale che fu una delle prime di tali istituzioni del Mezzogiorno. Ancora oggi, in varie città d’Italia e del mondo, operano medici di Marcianise che hanno perpetuato l’antica arte medica: tra i più valenti medici del passato ricordiamo la professoressa di medicina Anastasia Guerriero (1951-2008) sulla quale il Mattino del 17 agosto 2008 scrisse: “Aveva 57 anni. Marcianisana, ma da tempo trapiantata negli Stati Uniti, laureata in Medicina in Italia, era una scienziata di livello internazionale ed era arrivata a dirigere i laboratori di ricerca oncologica della Pfizer, la grande multinazionale leader nel settore dei farmaci. Con base a New York, dove ormai viveva da diversi anni (senza però mai recidere i legami con la terra d’origine), girava i laboratori di tutto il mondo, guidando alcuni dei più importanti programmi di ricerca nel settore della lotta al cancro.”

E ancora da ricordare la professoressa di medicina Caterina Trovello (1950-2008), primario di geriatria dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.

Infine un sincero e sensibile pensiero va alla memoria della professoressa Pasqualina Sica della vicina Capodrise che, con costante impegno e dedizione verso gli alunni “problematici”, ha piantato i semi per l’amore della cultura.

Concludo nel richiamare la memoria di tutte le vittime Donne giovani e meno giovani dell’inquinamento della nostra bellissima martoriata terra.

A tutte queste Donne note e meno note, VA IL NOSTRO OMAGGIO e la NOSTRA RICONOSCENZA.

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