1753 la formazione del Catasto Onciario di Marcianise, a cura di Donato Musone

ATTI PRELIMINARI

Prima di conoscere le notizie ed i dati che ci offre il Catasto Onciario su Marcianise (cfr. Archivio di Stato di Napoli),  riporto i documenti preliminari che formano il Catasto Onciario, questi detti  “atti preliminari” ci fanno  apprendere l’iter procedurale che seguì prima della compilazione delle “rivele” dei cittadini, oltre a dare nuovi risvolti circa le famiglie che costituirono i vari ceti sociali ed  personaggi coinvolti per la sua stesura. Elenco dei documenti:

 Ordine di Stampa della Regia Camera f.1

Ordine del Sig.Don.Giuseppe Romano Governatore di Capoa f.3

Banno per il parlamento f.7

Commessa in persona del M.co Epifanio Gravante f.9

Parlamento dell’Università di Marcianise f.10

Lettera del Sig. LuogoTenente della Città di Capoa f.11

Lettere alle Diocesi per i nomina di due Deputati Ecclesiasti f.13

Lettera dell’Ill.mo Vicario di Capoa f.14

Lettera dell’Ill.mo Vicario di Caserta f.15

Risposta , seu Ordine detti Sacerdoti fol.16

Fede della tassa Diocesana f.18

Risposta del Vescovo di Caserta f.19

Fede della Tassa diocesana f.20

Elezione delli Deputati Ecc.sti di Capoa  f.21

Elezione delli Deputati Ecc.sti di Caserta f.22

Fede dello Stato dell’Università f.23

Ordine contenete che il Catasto si principiasse da capo f.27

Ordine da Notificarsi a Deputata ed Estimatori 29

Obbligo di Giuramento   f.30

Proposte nel Tribunale della Reg.          f.31

Ordine del Sig. Governa  f.32

Fede de fuochi assenti f.23

Ordine per le Rivele de fuochi assenti f.34

Ordine per le Rivele de possessori Estimatori f.36

Ordine del Sig. Governa di Capoa f.37

Fede dè Semoventi f.39

Avviso a Deputati Ecclesiastici pag. 42

Approvazione delli Deputati  f. 43

Ordine del Sig. Governa di Capoa f.44

Banno per la Discussione f.45

Avviso a Sig.ri Deputati Ecclesiastici f.46

Ordine di discussione de poveri f.48

Ordine per confezione del Catasto fra cinque mesi f.

Ordine per l’apprezzo de beni f.52

Banno per la Discussione f.54

Ordine a Deputati f. 55

Avviso a Deputati ecclesiastici f.56

Dispaccio che il Catasto si finisca tutto luglio f.57

Banno acciò chi si sente gravato f.58

Banno per l’elezione d’altri tre Deputati f.60

Parlamento dell’Elezione de Deputati f.61

Giuramento f.62

Ordine da notificarsi a Deputati f.63

Ordine che compita la discussione sena banno         f.64

Indice dell’apprezzi f.65

Apprezzo.

Per la costituzione del Catasto Onciaro di Marcianise, si dovette ricorrere ad un sollecito, perché molte città non l’avevano ancora compilato fin dalla sua prima ordinazione 1741:

C A R O L U S

UTRISQUE SICILIAE, ET HIERUSALEM, INFANS HISPANIARUM, DUX PARMAE, PLACENTIAE, ET CASTRI, AC MAGNUS PRINCEPS HAEREDITARIUS HAETRURIE, ecc.

Sebbene il Real Animo del Re Nostro Signore intento sempre al sollievo delle Università di questo suo fioritissimo Regno, ed a rendere i suoi fedelissimi Vassalli disgravati di que’ pesi, che ingustamente soffrono per opra solo dell’ingordiggia dè ricchi, i quali esimendosi per lo più dal contribuire secondo i loro averi a’ giusti pesi Fiscali, adossavano alli soli Poveri trutto il bisogno delle Università, abbia eleme……da tanti anni deliberato di formarsi nelle Università di tutto il Regno i Catasti, e con tante salutevoli  provvidenze ne tenga comandata la esecuzione, finocche per agevolarla si degnò di formare chiare e distinte Istruzioni, e facilitre con la Corte di roma il noto Concordato, per rendere soggetti anche i beni degli Ecclesiastici. Pur nondimento tra il corso di pù e più anni, non si è potuto vedere terminata una tale lodevole l’opera, essendo moltissime Università del regno contumaci, nella formazione, con pregiudizio notabile dè Poveri.

Quindi la M.S. usando sempre della sua Real Clemenza, ha stimato con suo Reale Dispaccio della dsata dè 3 Maggio corrente destinare un Ministro in cisaceduna Provincia, acciò giri per le Università di sua giurdisdizione che fin’ora  han ricalcitrata la formazione dè Catasti, ed obblighi gl’Amministratori, e Deputati a perfezionarli sollecitamente, giusta le suddette Istruzioni della Regia Camera, e né casi di gravami, e di frodi che gli s’allegassero, dia pronta provvidenza di giustizia procedendo anche criminalmente se sia duopo contro chi le commette.

Ed ancorche in pena di detta contumacia fosse giusto di supplirli alla spese occorente per detti Ministri,m e lo Subalterni, dagl’Aministratori, e Deputati, tuttavolta volendo vieppiù S.M. far uso della municente sua Clemenza, si è degnata dichiarare col citato Real Dispaccio, che la spesa suddetta si supplisca per ora dal suo Real Dispaccio,  e che gli stessi Ministri e loro Saubalerni, non interessino in minima parte Università,  ne per loro diete, ne per qualunqe causa. La qual proibizione debba esattamente esegurli ed asservarli, ancorche le Università suddette a tali spese volontariamente si volessero sottoporre: dimanieracche non si debba loro causare verun interesse sotto qualsivoglia pretesto, o colore, con avvertenza, che persistendo le Università, e Deputati nella contumacia, e non compiendo à loro doveri con quella pronta esattezza, che si conviene, allora oltre alla pena della carcerazione, alla quale rimarran sottoposti, dovranno eglino soggiacere per tali spese de proprio.

Ed affinchè questa Real Deliberazione sia a notizia di tutti, e da nessuno si possa allegare causa d’ignoranza, vogliamo che il presente Bando si pubblichi in tutte le Città, e Terre di questo regno, che non han fatto finora i Catasti, e cnè luoghi soliti, e consueti,  se ne affigga copia e colla debita relata torni a Noi. Napoli dalla Regia Camera delle Sommaria

li 4 Maggio 1753.  D. Matteo DE FERRANTE M.C.L.

D. DOMENICO CARAVITA

D.ANTONIO BELLI

D. GIULIO CESARE D’ANDREA

D.NICOLA ZICARI

VIDIT LIPARI FISCUS

                                                                                                                                                Giovanni Guida Segretario

Invece, con il seguente documento“ Ordine del Sig.Don.Giuseppe Romano Governatore di Capoa”   il Governatore invitava i Casali della sua giurisdizione alla compilazione dei catasti, indicandone le scadenze per la loro presentazione, ed in data 2 giugno 1753  a firma sua e di Alessandro Fiorentino deputato di Capoa, stabilisce le scadenze per la città di Capua quattro mesi; Santa Maria di Capua quattro mesi; S.Pietro in Corpo un mese; Santo Andrea de Lagni un mese; S.Tammaro un mese; Savigano un mese; Le Curti un mese; Casapulla due mesi; Casanova due mesi; S.Prisco due mesi; Macerata un mese; Casalba un mese; Coccagna un mese; Marcianise quattro mesi;  Capoderisi due mesi; Recali due mesi; etc..

 Dopo tale invito, l’Università di Marcianise in data 16 giugno 1753  a firma del Sindaco D.Antonio Tartaglione e dell’Eletto Tommaso Rossano emanò il “Banno per il Parlamento da farsi per l’Elezione de Deputati ed estimatori” ed il Cancelliere di Fuccia Francesco provvide a pubblicare “nei soliti luoghi” il seguente comunicato per la informazione e convocazione del parlamento di Marcianise:

“Carolus…….Avendo la clemenza del  Nostro Illustrissimo Monarca e Signori acanti gli occhi …..de suoi fedelissimi Vassalli e considerato colla sua Real Monte il cattivo stato in cui si trovano le Università del Regno, per ragione che il carico de loro debiti, non viene ripartito secondo le prestanze di ciascuno cittadino, ma la maggior parte caricato sopra la minuta gente, che non potento soffrire quel peso di tasse, di gabelle o di altri dazii imposti viene tutto giorno angustiato e ripazzata dagli esattori e gabellieri destinati per l’Università istesso onde per rimediare la M.S. a questi inconvenienti ha stabilito che si formasse in questa Terra il Catasto ed apprezzo generale, con cui verrà ripartito il peso provata secondo le sustanze  di ciascuno, e il Povero contribuirà volentieri à quel tanto che gli sarà imposto questa Università con facilità esigerà ciò che ciascuno vien tassato senza che venga interessata ad estagliate da Commissari e la M.S. goderà della felicità in cui questi suoi fedelissimi Vassalli riceveranno, quindi è che dovendosi in detta nostra Terra procedere alla confezione del generale Catasto et apprezzo, e quello perfezonare con tutti i requisiti necessari per le leggi e regole presenti e per darsi principio devonsi per questa Università eliggere precedente a pubblico parlamento sei persone non esai della regia giursidizione cioè due del primo ceto, altri due del mediocre e li restanti due dell’inferiori, che sieno tutte e sei timorati di Dio, non inquisite, e dì ogni ….maggiori, ed intese degli affari e stio dell’Univeristà suddetta, come anche de suoi cittadini, ed habitanti, de beni de medesimi, e de forastieri, che in tenimento e distretto di questa Unità posseggono, acciò come detti possono discutere le rivele, che saranno esibite così da detti cittadini, come da forestieri con esaminarle minutamente come anche devonsi eliggere quattro estimatori anche non esenti dalla Regia Giurisdizione due di questi siano cittadini di questa Terra, e due forestieri delle Terre più vicine li più pratici e di conosciuta probità, per l’apprezzo de beni sodetti, timorate di Dio ed intesi del valore ed alla vendita de territori ed alle altre case di campagna informati e prattici al più che sia possibile delle contrade e del loro Distretto ed ellesi attuali Possessori de territori ed altri effetti, anche habbiano cognizione de confini in  qunato alla giurisdizione, onde si fugga, quanto  più  si possa ogni contro… acciochè l’apprezzo  generale si regoli con giustizia, uguaglianza e senza minima parzialità per chiunque siasi cha oltre acciocè detto apprezzo come base fondamentale del Catasto venga perfezionata, si deve assegnare a detti Apprezzatori erigendi uno scrivente anche pratico de Nomi de presenti possessori de stabili per annotare, ed scrivere l’apprezzo, e deve più anche questo eleggere in pubblicato parlamento…….Distretti i cittadini che però dovendosi Domenica che saranno li 17 di giugno 1753 di tenere detto parlamento pubblico nel luogo solito a  conve…. per far la detta elezione, ordiniamo e comandiamo in nome della M.S. a detta  e qualsiasi persone di qualunque stato grado e condizione siano, che in detto giorno 17 giugno ad ore ventuno in ca secondo il solito da farsi simili parlamenti in detta Unità, debbano inconvenire in detto pubblico parlamento , e dire il loro parere nella detta elezione dell’annorate sei persone per Deputati delli detti quattro  estimatori e dello scrivente affinché srvisca con soddisfazione e piacimento comune e senza doglianza alcuna considerato ogni caso che della buona elezione dipende il buono regolarmento dei loro interessi, e perciò buono ben riflettere alla qualità delle persone suddette eliggende ed acciochè  venghi a notizia di tutti, e no si possa da alcuno allegare causa d ‘ignoranza, abbiamo fatto il presente banno da pubblicarsi ed affligersi copia di esso ne luoghi soliti e consueti di questa predetta Terra, la presente torini da noi colla debita relata, Dato in Marcianisei il 16 giugno 1753 – f.to D.Antonio Tartaglione Sindaco e Tommaso Rossano Eletto, Notar Francesco di Fuccia Cancelliere.

 Dopo tale convocazione il Parlamento dell’Università di Marcianise in data 17 giugno del 1753 procede alla Elezione come è  riportato  dal documento:

Die Diecimaseptima mensis Junij milleseimoseptingientisismoquinquagesimotertio  in Marthanisio, et porpore in archivio Sacre Domus Re.ma E .Annunciate, Congregati e radunati assieme li Magnifici SIndico Eletti Deputati al governo dell’Unità di Marcainise precedente ordine Reale per trattare cose prima per servizio di Dio e di S.M., Dio guardi, e poi per il bene pubblico con l’intervento ancora del Magnifico Epifanio Gravante Signore della Regia Corte di Capoa e residente in Marcainise persona Deputata dal Regio Conigliere Sig. D.Giuseppe Romano Governatore della Città di Capoa destinato per lo generale Catasto e sono cioè: il D. Sig. Don Antonio Tartaglione Sindico nec non Magnifici Tomaso Rossano e Francesco Tartaro.

Nomi dei Magnifici Deputati sono cioè il M.co Vincenzo Letizia, M.co Luca Petruolo, Nicola Apierto, Vincenzo Bobbo, Francesco Valentino, Donato Pasquariello, Mario Colella, Giovanni Joliana, D.Giuseppe Gaglione, D.Fisico Pietro di Fuccia, Agostino Tartaglione, Francesco Valentino, M.co Alessandro Novella, Carmine Sibona, Domenico Rauzino, Pascale Grillo, D. Fisico Gio.Antonio Messore e Paolo Joliana..

E per detti Magnifici Sindaco ed Eletti al governo suddetto in tale proposta a detti Magnifici Deputati come da S.M. è stato ordinato, che si fosse formato il generale Catasto con aver mandanti gli ordini opportuni, onde per dare principio al detto generale Catasto, si propone a Lor Signori di eleggere sei persone per deputati due del Ceto Civile, altri due del ceto mediocre e altri due del ceto basso e per ora due apprezzatori, et consideratis considerandis, hanno eletto cioè per li Due Deputati del ceto Civile hanno nominato ed eletti il D.Don Franccesco di Blasio, e D.Luca Pellegrino, per lo secondo ceto D.Fisico GioAntonio Messore e D.Fisico Nicola Farina e per lo terzo ceto Domenico Viciglione e Saverio Giuliano. E per li due Agrimensori paesani hanno nominato ed eletti il M.co Giuseppe Zarrillo e M.co Tomasso Petrillo e per lo scribente hanno nominato ed eletto il D. Domenico Lasco….f.to Francesco di Fuccia di Marcianise Cancelliere.

   Poi, in data 11 Agosto 1753 il Sindaco d. Antonio Tartaglione e gli eletti Tomasso Rossano e Francesco Tartaro chiedono con due missive  alle rispettive Diocesi di Capoa e Caserta di procedere ad interessare il clero locale per la nomina di due Deputati Ecclesiastici e scrivono:

Dovendosi dà questa Unità procedere coll’assitenza di Vostra Ill.ma alla confezione del  Generale Catasto nella quale devono intervenire ed essere intesi due Deputati delli due ceti Ecclesiastici secolari e regolare in esecuzione del Concordato fatto tra il Re N.S. e la Santa Sede, perciò la preghiamo acciò dia gli ordini à chi comunicare  per la destinazione de suddetti due Deputati i quali eletti favorirà ella a dare à noi la notizia dell’elezione, ed ordinare ad essi che secondo gli annunci ….

 E con  opportune disposizioni le Diocesi di Capua e di Caserta, danno ordini al Clero per partecipare alla confezione del Generale Catasto secondo gli ordini ricevuti:

·         per la Diocesi di Capua in data 26 agosto 1753 il Capitolo della Collegiata e Parrocchiale di  S.Michele Arcangelo, riunitosi nella sagrestia i sacerdote: D.D.Carlo Gaglione Primicerio, D.Francesco Messore Cantore, i Canonici D. Lelio Tartaglione, D. Nicola Gaglione, D. Saverio Palmiero, D. Francesco Tartaglione, D. Alessandro Tartaglione, D.Pietro Foglia, D. Nicola Valentino;  Preti: D. Tomasso Fusco, D. Antonio Salzillo, D. Pietro Tartaglione, D. Antonio Messore, e D. Filippo Zoccoli; eleggono deputati alla confezione del suddetto Catasto il Teologo D. Lelio Can.T artaglione e D.Filippo Canonico Zoccoli, tale elezione è riportata nel libro delle conclusioni del Capitolo foglio 142.

 ·         per la Diocesi di Caserta i Sacerdoti si ruiniscono, invece  dentro la sagrestia Parrocchiale Chiesa di San Simeone i Revv. D. Alessandro Letizia, D. Cristoforo Letizia, D. Giuliano Scialla, D. Luca Golino, D. Antonio Stellato, D. Francesco Mondo, D. Agostino Coscia, D. Teodoro Stellato,  D. Pasquale Letizia, D.Davide Taraglione, D.Domenico Letizia, D.Giuseppe Boccardo, D.Crescenzo Petrilllo, D.Vincenzo di Blasio e D. Giacomo Posillipo, ed eleggono un Deputato il Rev.Parroco D.Nicola Mazzarella.

 E sempre dai  documenti,   apprendiamo che con la  comunicazione datata 4 luglio 1753 a firma  del Sindaco di Marcianise ed Eletti  dichiarano che i fuochi assenti  e non portano il peso in questa Università  sono:

  • Giovanni Valentino figlio del fu Francesco abitante nel Casale di Casanova ;
  • D.Aurelio Valentino commorante nella Curia di Napoli
  • R.D.Tommaso Miccione commorante nella città di Napoli
  • Agostino Zarrillo figlio di Andrea abitante nel Casale di Macerata
  • Tommaso di Leva del fu Francesco abitante nel Castello di Loriano
  • Giuseppe Salzillo abitante in Napoli
  • Nicola Laurenza fu Pietro abitante in Napoli
  • Francesco di Leva fu Albenzio abitante in Loriano
  • Giuseppe Gaglione fu Alessandro abitante in Loriano;
  • Eredi del fu Carlo Allegretta abitante in Napoli ;

Invece per quanto riguardo i forestieri che possiedono  beni stabili nel territorio dell’Università di Marcianise sono:

  • Marchese d. Filippo Villapiana  di Napoli
  • Pascale Pastore di Tredici di Caserta
  • D. Antonio  Monfondi di Lauri
  • D. Nicola e fratelli Scondisi di Napoli
  • Il Gran Priorato di Malta
  • Ill.Duca di Bovino d’Ariola di Napoli
  • Nicola Russo di Aversa
  • D. Carlo e fratelli Rossi di Napoli;
  • Giuseppe Apierto di Maddaloni
  • Giacomo Pastore di Tredici di Caserta
  • Ill.mo Marchese Fruscati di Caivano
  • Andrea Apierto di Caserta
  • D. D.Vincenzo di Caprio di Caserta
  • Marta Fajenza di Cesa di Aversa
  • Salvatore Imbriano di Maddaloni

 Banno per la Discussione: f.45, “Si fa piena ed indubita fede per noi sotti Sindaco ed eletti al governo dell’ Unità di Marcianise, ….., in esecuzione del generale Catasto si sta formando in detta Unità intorno la vendita, e fatto che hanno gli animali, stimano e stibiliamo la vendita suddetta in questo modo cioè:

  • Per ogni paio di Bovi da lavoro propri si stabilisce la vendita al padrone annui ducati otto;
  • E quelli che si danno allo menando si tassa al Padrone che li tiene in vendita, su cui somma di quello, che ne ricava e la metà di quello , che paga al Padrone si tassa al Colono;
  • Per li giovenchi si è  stabilita, essendo propri per annui ducati quattro il paio;
  • E quelli che si danno a menando si tassa al Padrone e  quello che ne ricava il padrone  diretto, e metà di quello che paga al Padrone, si è stabilito che si tassi al Colono;
  • Per ogni paio di Bacche domite proprie e di corpo si è stabilito annui carlini trenta;
  • E quelli che si danno al menando, si tassa al Padrone per intero quello che ricava ed al Colono la metà;
  • Per le Bacche annecchianne  si stabilisce la vendita per annui carlini dodici;
  • Per quelle che si danno al menando come di sopra;
  • Circa le Bufale da corpo stimiamo la vendita per ciascuna di essa per annui ducati cinque;
  • E per ogni paio di Bufale domite si è stabilita la vendita per annui carlini trentasei;
  • Per gli annutoli si stabilisce la vendita per annui carlini ventiquattro;
  • Per ogni cento pecore si stabilisce la vendita per docati trenta;
  • Per ogni centro capre si stabilisce la vendita per annui ducati quindici;
  • Per le Giumente da Corpo, si stabilisce la vendita per annui ducati quattro per ogni giumenta.
  • Per i Cavalli per uso di affitto si stabilisce la vendita per annui carlini trenta;
  • Per gli Animali somarini propri, si stabilisce la vendita per annui carlini quindici per ogni somaro;
  • Per quelli che si danno al Menando (a società), si stabilisce al padrone per l’intero quello, che né ricava , et al Colono la metà;
  • Per ogni mulo si stabilisce la vendita per annui ducati cinque;
  • Per gli Animali Porcini, cioè per scrofa di razza propria si stabilisce la vendita per annui carlini ventiquattro. Con avvertenza che tutti li suddetti animali dandosi alla soria si tassa la metà delli prezzi stabiliti di sopra, per ciascuna specie al Padrone e l’altra metà a chi li tiene alla soria;
  • Per ogni Galesso, che si dà in affitto ad un Cavallo, si stablisce la vendita per ducati dieci;
  • Per il Calesse a due Cavalli si stabilisce per annui ducati diciotto;
  • Per il grano dolce detto romassca si stabilita à Carlini dieci il tomolo;
  • Il Denaro proprio impiegato in negozio di Pizzicaroli, ossi e venditori di frutti, ed altri commestibili, si stabilisce la vendita all’otto per cento ogn’anno;
  • E preso a credito detto denaro, si stabilisce la vendita per metà di detti ducati otto per cento l’anno;
  • Per il danaro impiegato in negozio di ferrivecchi, legname, fune, ed altro, compreso anche il negozio in Coiramo a minuto, ferri nuovi, pallini, ferro filato, ed altro resta liquidato all’otto per cento, anche se il negozio fosse solamente in lojrame;
  • Per il Danaro impiegato da coloro, che tengono in affitto le stalle in compra di fino, e vettovaglie per detto suo mestiere si liquida alla maggiore dell’otto per cento;
  • Per il danaro che tiene impiegato dalli alloggiamenti per detto Mestiere d’alloggiamento si liquida all’otto per cento per compra di fieno;
  • Per il denaro impiegato   in negozio delli Speziali manuali essendo denaro proprio si liquida alla ragione del dieci per cento per quella somma di robba si pigli à credito alla ragione del sette per cento;
  • Per il denaro impiegato nella Spezieria di medicina, si liquida alla ragione del dodici per cento.
  • Per il denaro impiegato in negozio di fundaro di Panni, resta liquidato essendo denaro proprio   al dieci per cento e per il denaro a credito alla ragione del sei per cento anche per coloro che tengono botteghe di seta, regarelle, ed altre robe di merce;
  • Per il denaro impiegato dall’ argenterie ed orefici si liquida alla ragione del dieci per cento;
  • Per il denaro impiegato da particolari negozi di ogni sorte di vittovaglie, fieno, oglio, salumi e rivenderle in grosso si liquida alla ragione del sei per cento;
  • Per il denaro impiegato in negozio di vino per rivenderlo, resta liquidato al quattro per cento.
  • Per il denaro impiegato in negozio di tavole, chiancarelle, tutti et ogni altro negozio materili di falegname e fabricatore, come anche il Denaro de Padroni de sandali  ivi correa Legna si liquida al sei per cento.
  • Per il denaro impiegato da Farinari, resta liquidato al sei per cento.
  • Per il Denaro impiegato in compra canapi, semenza di canapi, grani, ed altre vittovaglie resta  liquidato al sei per cento.
  • Il Denaro proprio impiegato in negozio ed animali vaccini ed altro si liqida alla ragione del sei per cento.

In fede Marcianise 15 ottobre 1753

Firmato Don Antonio  Tartaglione Sindaco

           Tommaso Rossano Eletto

NOTA: pubblicazione (in atto) a cura di Donato Musone “il Catasto Onciario di Marcianise”. Una copia, per uso studio e ricerche, è disponibile presso la Biblioteca Federico Quercia di Risvegli Culturali.

 Obbligo di citare la fonte. Pubblicato in data 9 marzo 2012

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