Mundo Giosuè

Nacque in Marcianise il 23 Aprile 1796; fece i suoi studi giovanili in Napoli ove si laureò in Medicina. A 21 anni in seguito ad esame, con Decreto Reale del 30 luglio 1817 fu nominato Professore alla cattedra di chimica e farmacia nel Liceo di Bari, e nello stesso anno ebbe anche l’insegnamento della Storia Naturale.
Con decreto 29 Luglio 1821 fu destituito dall’insegnamento per sospetti politici; in effetti egli era un fervente assertore dell’unità d’Italia, e tra i giovani suoi alunni godeva di un fascino e di una reputazione indicibili.
In seguito a questo provvedimento doloroso, il Mundo si appartò dalla vita attiva e si dedicò completamente allo studio dei farmachi; ebbe agio di perfezionarsi a tal segno nelle scienze chimiche, da pervenire a risultati interessanti per la scienza stessa.
Nel 1836 fu nominato Socio Onorario della Società Economica di Bari, e nel 1845 ne fu nominato Presidente. Nel 1847 dette alle stampe un’utilissima pubblicazione sulle acque potabili della Provincia di Bari.
Nel 1848, in grazia alle cambiate condizioni politiche, fu con Decreto Reale del 27 Giugno, rinominato Professore di Storia Naturale. Nel 1854 pubblicò le sue indagini sulle esumazioni cadaveriche, eseguite dopo l’epidemia colerica di quell’anno. Nel 1861 fu proclamato Sindaco di Bari.
Per sue specialissime cure nel 1864 si fondò in Bari un Asilo Infantile.
Presidente della Commissione per l’esposizione artistica Italiana in Firenze, fu insignito della medaglia d’onore da quel Giurì, ed altra medaglia riportò qual Presidente della Reale Sottocommissione per l’Esposizione universale, negli anni 1865 e 1866.
Lasciò inediti un trattato di Chimica ed un altro di Storia Naturale.
Alle alte doti d’intelletto, accoppiò un animo delicato e nobilissimo, esercitò la professione di Medico con disinteresse ed alto spirito di carità cristiana; ebbe cura specialmente per i bambini, verso i quali sentiva di essere come il missionario della vita del bene, ed ebbe cure assidue e paterne per la casa della Pietà di Bari, che raccoglieva le donne disgraziate, che non avevano saputo resistere alla tentazione del male.
Il 12 Novembre 1867 vi fu in Bari inconsolabile lutto per la morte dell’Insigne Scienziato, del Cittadino benemerito, e del Filantropo amoroso e caritatevole.

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