L’attualità del pensiero pedagogico di Raffaele Musone anno 1999

In allegato al volume Federico Quercia nello scenario della storia del Risorgimento la ristampa anastatica del pregevole e raro Numero Unico su Federico Quercia del 1900, ricevuto in dono dal nipote dr. Giovanni Quercia di Roma
Autore Salvatore Buonanno
Titolo: L’Attualità del pensiero pedagogico di Raffaele Musone
Il Testo riporta la ristampa anastatica delle Conferenze Pedagogiche di Raffaele Musone pubblicate nel 1896.
Editore: Collana Risvegli Culturali, 1999
Il Volume contiene un parte del testo tradotto in Inglese e Francese

STORIA DELLA PEDOGAGIA

This study by professor S. Buonanno, emphasizes some important questions, that Musone asks to the School’s world and to the historical evolution of Italian Pedagogy, <<stdying Raffaele Musone’s pedagogic conference (..) we perceive their revolutional function in the history of Pedagogy>>

L’Actualitè de la pensèe de Raffaele Musone – dans l’etude du professeur Salvatore Buonanno – pose des questions au monde de l’ècole et surtout è l’evolution historique  de la pèdagogie italienne, parce que Les Confèrences Pèdagogiques de R.Musone 1896 reeimpressèes anastatiquement << Sont merveilleusement en avance sur les temps. Ses ètudes ont donnèe une contribution concrete à l’Historie>> Tommaso Pisanti.

Era consuetudine, tra il 1869 ed il 1880, che il corpo docente della scuole casertane si riunisse periodicamente nelle “Adunanze magistrali”, promosse dalla maggiore autorità scolastica, che anche allora era il Provveditore. Erano veri e propri seminari di studio sui temi di sempre: la professionalità del docente e il suo ruolo nella società, gli strumenti didattici, i processi di apprendimento; temi che avevano urgenza ed importanza allora come oggi, ma che pragmaticamente assumevano titolo più semplici e concreti:

<<La dignità del maestro>> <<Il libro di Lettura>> << il componimento italiano>>

In quegli anni Raffaele Musone era il Rettore del Collegio Pareggiato di Caserta “Pietro Giannone” .
E Musone concepì  la scuola con fondamento e risorsa insostituibile per il progresso della società.

Nota:
il Musone nelle sue Conferenze Pedagogiche pubblicate nel 1896, a pag.40 -41, per il clima politica che si andò a istaurarsi ai quei tempi, dopo l’Unità d’Italia, Egli  scrive e denuncia chiaramente  <<… Si lamentano in tanti paesi le soperchierie di certi tirannelli che nemmeno in questi tempi di riconosciuta civiltà la finiscono di affliggere l’umana famiglia. Si fa man bassa del popolo, lo si spreme nei frutti del proprio sudore, si commettono illegalità, si lascia dominare l’arbitrio del prepotente che affoga i sospiri con i compri suffragii e le aderenze su larga scala. Il popolo in tali condizioni tutto addossa al governo, e impreca i tempi presenti e fa invettive contro le Autorità politiche, le quali molte volte vivono al buio di queste iniquità.  Ma fate voli la luce, educate i figli del popolo all’arma terribile ch’è la penna, a saper mettere in iscritto, a informare le alte Autorità, a invocare la giustizia, a pubblicare i torti e le offese, ad avere almeno queste soddisfazioni. Le anime oneste, informate a sentimenti di rettitudine, non mancano mai di chi tiene ai suoi fianchi la legge e la giustizia, ed un paese intero si vedrà redento dalla ferree catene di un Signorotto>>

Questa denuncia fatta da un Sacerdote che aveva a cuore le sorti del progresso dei cittadini  ebbe una certo eco negativo negli ambienti dei poteri dell’epoca sia civile che ecclesiastico.

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